Un catalogo di impianto museale, che si snoda come un discorso poetico ora drammatico, ora elegiaco, lirico e simbolico a un tempo. Parmiggiani ha definito le sue opere e le sue installazioni luoghi mentali, sottraendole ad una storia dell’arte in cui l’opera si è intesa come ready-made e l’installazione si è trasformata in messa in scena spettacolare.
“Il desiderio è sempre più non quello di collocare generici oggetti in uno spazio, ma creare luoghi psicologici […] luoghi mentali. Luoghi che abbiano una voce, un cuore che batte dentro lo spessore dei muri”.